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Giovannina (Nina) Micera
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Cara Commà,
non avrei mai pensato di dover scrivere queste parole per te, eppure oggi il cuore me le detta con forza e con amore, lo stesso amore che mi hai donato per 43 anni, senza mai tirarti indietro, senza mai far mancare la tua presenza, la tua guida, il tuo affetto.
Sei stata per me una seconda mamma. In ogni gesto, in ogni consiglio, in ogni sguardo c’era quella protezione silenziosa ma forte che solo chi ama davvero sa offrire. Non sei mai stata solo la mia madrina di battesimo: sei stata un punto fermo, una donna coraggiosa, una roccia nei momenti di tempesta.
Hai affrontato la malattia con una forza che solo una Leonessa come te poteva avere. Non ti sei mai lamentata, non ti sei mai arresa. E anche quando il tuo corpo cominciava a cedere, la tua anima restava alta, fiera, piena di luce. Hai lottato con dignità, con grinta, con quella fierezza che ti ha sempre contraddistinta. E io ti guardavo e pensavo: "Ecco, questa è la donna che mi ha cresciuto. Questa è la donna che mi ha insegnato cosa significa essere forti."
La perdita è qualcosa di strano. Colpisce quando meno te lo aspetti, anche quando sai che sta arrivando. Dopo la morte di papà, credevo di aver già conosciuto il dolore più grande, ma oggi mi rendo conto che il cuore può frantumarsi di nuovo. Non credevo di soffrire così tanto, e invece eccomi qui, a cercare il tuo volto nei ricordi, a cercare le tue parole tra le pieghe del silenzio.
Mi mancherai, Commà. Mi mancherà la tua voce schietta, il tuo modo diretto di dire le cose, senza giri di parole – proprio come faccio io. Forse è per questo che ci siamo sempre capite, perché ci assomigliavamo tanto. Due donne forti, a volte troppo, ma con un cuore che non smette mai di amare, anche quando fa male.
Porterò sempre con me il tuo esempio, le tue battaglie, le tue risate, anche le tue arrabbiature, perché tutto ciò che eri era vero, autentico. E oggi il mondo ha perso una donna speciale, ma io ho perso una parte del mio cuore.
Grazie per ogni cosa che mi hai donato, per ogni carezza, per ogni sguardo che mi ha fatto sentire amata. Non ci sarà giorno in cui non sentirò la tua mancanza. Ma so che ci sei, da qualche parte, e che continuerai a vegliare su di me, come hai sempre fatto.
Con tutto l’amore che posso,
Tua figlioccia, per sempre
Sabina Sarro
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Rosanna Sarro
